
Non è raro sentire parlare di "omocisteina alta", seppure non tutti conoscono il processo che porta alla formazione di questa particolare condizione. Si tratta di una problematica che, se diventa di dimensioni importanti, può sfociare in disturbi assai seri, come vedremo nel corso della trattazione. Per questo è importante non sottovalutare il problema, e intervenire tempestivamente con le giuste accortezze necessarie a ridurne i livelli. L’omocisteina è infatti un aminoacido che, se presente in valori alti nel nostro organismo, può provocare patologie anche gravi. Vediamo nei dettagli di cosa si tratta.
Da cosa è provocata l’omocisteina alta?
L’omocisteina è un amminoacido che si produce nel sangue durante il normale metabolismo della "metionina" (quest’ultimo è un amminoacido che assumiamo attraverso l’alimentazione). Durante la fase metabolica, normalmente l’organismo trasforma L’omocisteina in cisteina, ma può di nuovo convertirla in metionina. L’aumento della sua concentrazione nel sangue viene comunemente definita "iperomocisteinemia". Ricerche scientifiche hanno messo in rilievo i rischi correlati alla presenza di valori elevati di omocisteina, a cui spesso viene associato un maggiore rischio di
problemi di natura cardiovascolare. Tali disturbi non sempre sono lievi, in alcuni casi possono sfociare in patologie piuttosto serie, come ictus, infarto del miocardio, trombosi. Non a caso le ricerche mediche degli ultimi anni si sono soffermate a lungo sulle conseguenze del disturbo, per studiarne i meccanismi e comprendere le migliori strategia per risolverlo.
Omocisteina alta: quali sono i sintomi?
L’omocisteina alta si caratterizza per essere una problematica completamente priva di sintomi, nel senso che non dà alcun preavviso o fastidio che possa lasciarne presagire un aumento spropositato nel sangue, tranne nel caso in cui l’individuo soffra di patologie cardiovascolari o abbia importanti carenze nutrizionali (ad esempio di acido folico o vitamina "B").
Proprio per questo motivo, l’iperomocisteinemia può essere accertata solo in seguito a un attento controllo medico, esperibile attraverso delle analisi del sangue mirate a individuarne i livelli elevati. Questi esami, tuttavia, possono essere prescritti solo dal medico curante, che permettono inoltre all’individuo di scoprire importanti carenze nutrizionali associate, ovvero l’assenza di sufficienti livelli di vitamina "B" e acido folico.
Qual è l’alimentazione giusta per chi soffre di omocisteina?
Se soffri di omocisteina alta devi fare molto attenzione all’alimentazione, e cercare di seguire una dieta capace di integrare adeguatamente i livelli a acido folico e di vitamine appartenenti al gruppo "B", nel tuo organismo. (qui puoi trovare un approfondimento sui migliori integratori di vitamina B: I migliori integratori di vitamina B).
La terapia alimentare corretta per trattare questo problema, deve infatti mirare ad aumentare i livelli di queste sostanze, e nello specifico della vitamina "B6" (le cui principali fonti di assunzione sono la carne e il pesce, i peperoni e altri ortaggi, come le patate, gli spinaci e le carote). Ricorda infatti che la vitamina B6 è capace di intervenire nella fase metabolica di formazione della cisteina, e per questo è necessario integrarla nella propria dieta alimentare. L’introduzione dell’acido folico, nonché della vitamina B12, è parimenti necessaria, perché interviene nella fase di "riconversione" dell’omocisteina in metionina. Puoi trovare questa sostanza nei legumi (ad esempio fagioli e ceci), nella frutta (ad esempio nelle arance) e nei vegetali verdi, come ad esempio gli spinaci, i carciofi e la lattuga. La vitamina B12 puoi invece assumerla prevalentemente attraverso pietanze di originale animale.
Quali sono le cause dell’omocisteina alta?
I valori alti di omocisteina nel sangue sono generalmente provocati da una cattiva alimentazione e da uno stile di vita scorretto. Il fumo e la sedentarietà sono i suoi principali alleati, a cui come suddetto si unisce un insufficiente apporto di acido folico e vitamine "B6" e "B12". Esistono poi altri fattori che possono scatenare l’anomalia in questione nell’organismo, come ad esempio patologie di origine renale (oppure l’omocistinuria o le malattie autoimmuni) o l’assunzione di alcuni determinati farmaci, che a volte possono bloccare il normale processo di smaltimento dell’omocisteina tramite le urine.
Come si cura l’omocisteina alta?
Per trattare adeguatamente "l’iperomocisteinemia" la medicina suggerisce l'assunzione adeguata di acido folico, anche unitamente alle vitamine appartenenti al gruppo "B". Nella stragrande maggioranza dei casi è inoltre consigliabile unire al regime alimentare degli integratori specifici, che grazie all'apporto di queste importanti sostanze aiutano a correggere l'aumento anomalo dei livelli di omocisteina. Gli integratori, in particolare, non devono essere mai considerati come dei sostituti alimentari, ma solo come coadiuvanti, che insieme a una dieta completa (e capace di introdurre le sostanze necessarie) e a un regime di vita sano, permettono di risolvere in breve tempo questa particolare condizione anomala. Gli integratori alimentare adatti si trovano in diverse formulazioni: si possono acquistare infatti sotto forma di capsule vegetali, di liquido analcolico, in bustine e in compresse. Questi prodotti contengono il principi attivi necessari ad abbassare i livelli di omocisteina, anche se, in base alle esigenze del consumatore, in molti casi uniscono ulteriori sostanze benefiche per l'organismo, come ad esempio gli Omega-3.