Composizione di Momendol 12 compresse 220 mg naprossene - Qual'è il principio attivo di Momendol 12 compresse 220 mg naprossene?
Naprossene 200 mg (corrispondenti a naprossene sodico 220 mg). Eccipiente con effetti noti: ogni compressa rivestita contiene 41,8 mg di lattosio e 1 mmol (23mg) di sodio Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Eccipienti
Composizione di Momendol 12 compresse 220 mg naprossene - Cosa contiene Momendol 12 compresse 220 mg naprossene?
Nucleo della compressa: Lattosio monoidrato, Amido di mais, Cellulosa microcristallina, Povidone (K25), Carbossimetilamido sodico, Silice colloidale anidra, Magnesio stearato. Film-rivestimento: Ipromellosa, Macrogol 400, Titanio diossido (E 171), Talco.
Indicazioni
Indicazioni terapeutiche - Perchè si usa Momendol 12 compresse 220 mg naprossene? A che cosa serve?
Momendol è indicato negli adulti e negli adolescenti sopra i 16 anni nel trattamento sintomatico di breve durata dei dolori lievi e moderati quali dolore muscolare ed articolare, mal di testa, mal di denti e dolore mestruale. Momendol può essere utilizzato anche nel trattamento della febbre.
Controindicazioni
Quando non deve essere usato Momendol 12 compresse 220 mg naprossene?
• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 o verso altri principi attivi strettamente correlati al naprossene dal punto di vista chimico. • Il naprossene è controindicato nei pazienti con manifestazioni allergiche, quali asma, orticaria, rinite, polipi nasali, angioedema, e reazioni anafilattiche o anafilattoidi indotte da acido acetilsalicilico, analgesici, antinfiammatori non steroidei (FANS) e/o antireumatici, a causa della possibile sensibilità crociata. • Il naprossene è controindicato in pazienti con sanguinamento o perforazione gastro-intestinale correlata a precedenti trattamenti con farmaci antinfiammatori non steroidei, emorragia/ulcera peptica ricorrente in fase attiva o precedente, malattie infiammatorie croniche intestinali (coliti ulcerose, morbo di Crohn), grave insufficienza epatica, grave insufficienza cardiaca, grave insufficienza renale (clearance della creatinina < 30 ml/min), angioedema, in corso di terapia intensiva con diuretici, e in soggetti con emorragia in atto e a rischio di emorragia in corso di terapia con anticoagulanti. • Terzo trimestre di gravidanza e allattamento (Vedere paragrafo 4.6). • Controindicato in bambini sotto i 12 anni.
Posologia
Quantità e modalità di assunzione di Momendol 12 compresse 220 mg naprossene - Come si assume Momendol 12 compresse 220 mg naprossene?
Posologia Adulti ed adolescenti sopra i 16 anni: 1 compressa rivestita con film ogni 8-12 ore. Se necessario, un migliore effetto può essere ottenuto iniziando, il primo giorno, con 2 compresse rivestite con film seguite da 1 compressa rivestita con film dopo 8-12 ore. Non superare le 3 compresse rivestite con film nelle 24 ore. Anziani/Insufficienza renale I pazienti anziani e i pazienti con insufficienza renale lieve o moderata non devono superare le 2 compresse rivestite con film nelle 24 ore. (Vedere paragrafo 4.3 e 4.4). Popolazione pediatrica Momendol è controindicato nei bambini al di sotto dei 12 anni (Vedere paragrafo 4.3) Modo di somministrazione Momendol dovrebbe essere assunto preferibilmente dopo un pasto. Deglutire le compresse intere con acqua. Non usare per più di 7 giorni per il dolore e per più di 3 giorni per la febbre. I pazienti devono essere informati di consultare un medico, qualora il dolore e la febbre persistano o peggiorino.
Conservazione
Come si conserva Momendol 12 compresse 220 mg naprossene?
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall’umidità.
Avvertenze
Su Momendol 12 compresse 220 mg naprossene è importante sapere che:
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con l'uso della dose minima efficace per la durata di trattamento la più breve possibile necessaria a controllare i sintomi (vedere i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari). Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso dei coxib e di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus). Sebbene alcuni dati suggeriscono che l’uso di naprossene (1000 mg/die) può essere associato ad un rischio più basso, alcuni rischi non possono essere esclusi. Non ci sono dati sufficienti sugli effetti di naprossene a bassi dosaggi (600 mg/die) per trarre conclusioni definitive sui possibili rischi trombotici. Esiste una stretta correlazione tra dosaggio e comparsa di severi effetti indesiderati a livello gastrointestinale. Pertanto, dovrebbe essere sempre usato il dosaggio minimo efficace. È richiesta cautela (parlarne con il proprio medico o farmacista) prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiché in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. La diuresi e la funzionalità renale devono essere attentamente monitorate, in particolare negli anziani, nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia cronica o con insufficienza renale cronica, nei pazienti in trattamento con diuretici, o in seguito ad interventi chirurgici maggiori che comportano ipovolemia. Nei pazienti con grave insufficienza cardiaca, può intervenire un peggioramento delle condizioni. Si consiglia particolare cautela nei pazienti con precedenti di malattie gastrointestinali o insufficienza epatica e nei pazienti con manifestazioni allergiche in atto o pregresse, in quanto in questi soggetti il prodotto può determinare broncospasmo, asma, o altri fenomeni allergici. Se insorgono disturbi visivi il trattamento con Momendol deve essere sospeso. In associazione con l'uso dei FANS, sono state riportate molto raramente gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, quali la dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica (vedere paragrafo 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a più alto rischio: l'insorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Momendol deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità. Il naprossene, come ogni altro FANS, può mascherare i sintomi di malattie infettive concomitanti. In casi isolati, è stata riportata una esacerbazione di infiammazioni su base infettiva in connessione temporale con l’uso di FANS (es. lo sviluppo di fasciti necrotizzanti). Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, anche fatali, sono state riportate in qualsiasi momento del trattamento con tutti i FANS, con o senza sintomi premonitori o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione è più alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la più bassa dose disponibile. Per questi pazienti, e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere sotto e paragrafo 4.5), deve essere presa in considerazione l'eventuale uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica). I pazienti con storia di tossicità gastrointestinale, in particolare quelli anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Deve essere prestata attenzione ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l'aspirina (vedere paragrafo 4.5). Nei pazienti che assumono Momendol, il trattamento deve essere sospeso se si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale.I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiché tali condizioni potrebbero aggravarsi (vedere paragrafo 4.8). L'uso di Momendol deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COX-2. I pazienti anziani, che generalmente presentano qualche grado di compromissione delle funzioni renali, epatiche e cardiache, sono maggiormente esposti al rischio di insorgenza di effetti indesiderati correlati all’impiego di FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali che possono essere fatali. L’uso prolungato di FANS nell’anziano è sconsigliato. Il naprossene inibisce l’aggregazione piastrinica e può prolungare il tempo di sanguinamento. I pazienti con alterazioni della coagulazione o in terapia con medicinali che interferiscono con l’emostasi devono essere attentamente monitorati durante l’assunzione di Momendol. Si consiglia cautela nei consumatori abituali di alte dosi giornaliere di alcool, in quanto a rischio di sanguinamento gastrico.L’uso del prodotto deve essere evitato nei casi di dolore di origine gastrointestinale. Questo medicinale contiene: - Lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. - Sodio: questo medicinale contiene 23 mg di sodio per compressa equivalente a 1,15% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
Interazioni
Quali medicinali o alimenti possono modificare l'effetto di Momendol 12 compresse 220 mg naprossene
Associazioni non consigliate La somministrazione di naprossene con altri FANS o corticosteroidi non è consigliata in quanto aumenta il rischio di ulcere e sanguinamento gastro-duodenale (vedere paragrafo 4.4) Acido acetilsalicilico I dati di farmacodimanica clinica evidenziano che l’uso concomitante di naprossene per più di un giorno consecutivo può inibire l’effetto dell’acido acetilsalicilico a basse dosi sull’attività piastrinica e questa inibizione può persistere per alcuni giorni dopo l’interruzione del trattamento con naprossene. La rilevanza clinica di questa interazione non è nota. Il naprossene può aumentare l’effetto degli anticoagulanti, come gli anticoagulanti di tipo cumarinico (es. warfarin, dicumarolo) perché prolunga il tempo di protrombina e riduce l’aggregazione piastrinica, aumentando il rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). La combinazione tra naprossene e litio dovrebbe essere evitata; quando necessaria, si consiglia un più stretto monitoraggio dei livelli plasmatici di litio ed un aggiustamento del dosaggio. Associazioni da impiegare con precauzione A causa dell’elevato legame del naprossene con le proteine plasmatiche si consiglia cautela nel trattamento concomitante con idantoinici o sulfamidici. Deve essere adottata particolare cautela anche nei pazienti in trattamento con ciclosporine, tacrolimo, sulfaniluree, diuretici d’ansa, metotressato, beta-bloccanti, ACE-inibitori, probenecid, diuretici tiazidici e digossina. Il naprossene può alterare il tempo di sanguinamento (che può risultare aumentato fino a 4 giorni dall’interruzione della terapia), la clearance della creatinina (può diminuire), l’azotemia ed i livelli ematici di creatinina e potassio (possono aumentare), i test della funzionalità epatica (si può osservare aumento delle transaminasi).Il naprossene può indurre falsi positivi nella determinazione dei valori urinari del 17-chetosteroide e può interferire con le determinazioni urinarie dell’acido 5-idrossi-indolacetico. La terapia con naprossene dovrebbe essere interrotta almeno 72 ore prima dell’esecuzione dei test di funzionalità cortico-surrenalica.
In Gravidanza
Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chiedere consiglio al medico prima di prendere Momendol 12 compresse 220 mg naprossene.
Gravidanza L’inibizione della sintesi di prostaglandine può influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici riportano un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Si ritiene che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre- e post-impianto, e di mortalità embrio-fetale. Inoltre, in animali ai quali sono stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico, è stato riportato un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il naprossene non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se il naprossene è usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a: - tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); - disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: - possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può comparire anche a dosi molto basse; - inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Pertanto, il naprossene è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Allattamento Poiché i FANS sono escreti nel latte materno, come misura precauzionale il loro uso è controindicato durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3). Fertilità Ci sono alcune evidenze che i farmaci che inibiscono la sintesi delle prostaglandine e della ciclo-ossigenasi potrebbero causare problemi alla fertilità femminile, attraverso un effetto sull’ovulazione. Questo effetto è reversibile con l’interruzione del trattamento.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Momendol 12 compresse 220 mg naprossene?
Sintomi Come segni di sovradosaggio possono verificarsi stato di torpore, bruciori di stomaco, diarrea, nausea, vomito, sonnolenza, aumento dei livelli ematici di sodio, acidosi metabolica, convulsioni. Gestione In caso di ingestione/somministrazione di sovradosaggio accidentale o volontario, il medico deve mettere in atto le misure usuali richieste in questi casi. Si raccomandano lo svuotamento dello stomaco e le abituali misure di supporto. La pronta somministrazione di una adeguata quantità di carbone attivo può ridurre l’assorbimento del medicinale.
Effetti Indesiderati
Come tutti i medicinali, Momendol 12 compresse 220 mg naprossene può causare effetti collaterali, sebbene non tutte le persone li manifestino - Quali sono gli effetti collaterali di Momendol 12 compresse 220 mg naprossene?
I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati con i FANS e con il naprossene. Gli effetti indesiderati osservati più comunemente sono di natura gastrointestinale. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l’uso dei coxib e di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) può essere associato ad un modesto incremento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad esempio, infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4).Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati organizzati secondo la classificazione sistemica organica secondo MedDRA. Sono state utilizzate le seguenti scale di valori: molto comune (>1/10); comune (>1/100, < 1/10); non comune (> 1/1000, < 1/100); raro (> 1/10.000, < 1/1000); molto raro (<1/10.000); non conosciuto (sulla base dei dati disponibili non è possibile calcolare la frequenza). Patologie del sistema emolinfopoietico - Molto raro: anemia aplastica o emolitica, trombocitopenia, granulocitopenia. Disturbi del sistema immunitario - Non comune: reazione allergica (incluso edema della faccia e angioedema). Disturbi psichiatrici - Non comune: disturbi del sonno, eccitazione. Patologie del sistema nervoso - Comune:cefalea, sonnolenza, capogiro. Molto raro: reazione simil-meningite Patologie dell’occhio - Non comune: disturbi visivi Patologie dell’orecchio e del labirinto - Non comune: tinnito, disturbi dell’udito. Patologie cardiache - Molto raro: in associazione al trattamento con i FANS sono stati osservati tachicardia, edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. Patologie vascolari - Non comune:contusionePatologie respiratorie, toraciche e mediastiniche - Molto raro: dispnea, asma. Patologie gastrointestinali - Comune: nausea, dispepsia, vomito, pirosi, gastralgia, flatulenza. Non comune: diarrea, costipazione. Raro: ulcera peptica, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta fatale, si può manifestare soprattutto nei soggetti anziani (vedere paragrafo 4.4), ematemesi, stomatite ulcerativa, colite aggravata, Morbo di Crohn aggravato (vedere paragrafo 4.4). Molto raro: colite, stomatite. Meno frequentemente è stata osservata gastrite. Patologie epatobiliari - Molto raro: ittero, epatite, funzionalità epatica ridotta Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo - Non comune: eruzione cutanea/prurito. Molto raro: fotosensibilità, alopecia, disturbo bolloso inclusa la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica. Patologie renali e urinarie - Non comune: funzione renale anormale. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione - Non comune: brividi, edema (incluso edema periferico). Esami diagnostici - Molto raro: pressione arteriosa aumentata. Come per altri FANS, possono verificarsi reazioni allergiche di tipo anafilattico o anafilattoide in pazienti con o senza una precedente esposizione a farmaci appartenenti a questa classe. I sintomi caratteristici di una reazione anafilattica sono: ipotensione grave ed improvvisa, accelerazione o rallentamento del battito cardiaco, stanchezza o debolezza insolite, ansia, agitazione, perdita di conoscenza, difficoltà nella respirazione o nella deglutizione, prurito, orticaria con o senza angioedema, arrossamento della cute, nausea, vomito, dolori addominali crampiformi, diarrea. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo “http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa”.
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https://docpeter-hyva.docpeter.it/momendol-analgesico-220-mg-12-compresse.html025829084Momendol 12 compresse 220 mg naprossene<h2>A cosa serve Momendol compresse</h2>
<p>Momendol compresse è un medicinale che contiene il naprossene, principio attivo appartenente alla classe dei FANS (Farmaci antinfiammatori Non Steroidei) che ha azione farmacologica antinfiammatoria e, conseguentemente, antidolorifica. Momendol si usa per trattare il dolore lieve/moderato di breve durata come, ad esempio, il dolore muscolare (ad esempio, cervicalgia), articolare, il mal di testa, il mal di denti, dolori mestruali, patologie reumatiche. Generalmente, tali sintomi dolorifici sono causati da un’infiammazione che provoca dolore, pertanto Momendol potrebbe essere considerato nella terapia di tale dolore. Inoltre, è stato dimostrato che ha anche un’azione antipiretica, per cui Momendol può essere utilizzato per la febbre.</p>
<h2>Composizione</h2>
<p>Momendol contiene:</p>
<ul>
<li>Naprossene 200 mg (equivalente a naprossene sodico 220 mg).</li>
<li>Eccipienti. Nucleo della compressa: lattosio monoidrato, amido di mais, cellulosa microcristallina, povidone (K25), carbossimetilamido sodico, silice colloidale anidra, magnesio stearato. Film-rivestimento: ipromellosa, macrogol 400, titanio diossido (E 171), talco.</li>
</ul>
<h2>Chi deve evitare l’uso di Momendol</h2>
<p>Bisogna evitare l’utilizzo del Momendol:</p>
<ul>
<li>Quando il paziente è allergico al principio attivo o a uno degli accipienti.</li>
<li>Quando si hanno disturbi gastrointestinali come perforazione, ulcera peptica, malattie infiammatorie croniche intestinali, come colite ulcerosa e morbo di Crohn</li>
<li>Con un’ insufficienza epatica</li>
<li>Quando c’è rischio di emorragia e in corso di terapia con anticoagulanti.</li>
<li>Quando i pazienti con età inferiore ai 12 anni</li>
<li>Qualora il paziente è asmatico.</li>
<li>Con problemi cardiaci o pressione sanguigna alta : in tal caso si potrebbe ottenere un peggioramento della patologia ;</li>
<li>Quando c’è uno stato influenzale in atto: il naprossene può mascherare i sintomi delle malattie infettive e portare a una esacerbazione dell’infezione in atto;</li>
<li>Nei pazienti anziani, i quali hanno gli organi con una funzione ridotta, pertanto essi sono più esposti agli effetti collaterali del naprossene.</li>
<li>Nelle persone che bevono molti alcolici abitualmente c?è un alto rischio di sanguinamento gastrico.</li>
<li>Quando si programmano le gravidanze: i FANS generalmente possono ridurre la fertilità. Questo effetto è reversibile perché al momento dell?interruzione del trattamento la fertilità viene ripristinata.</li>
</ul>
<h2>Modalità di somministrazione</h2>
<p>Momendol si presenta sotto forma di compressa rivestita con film , bianca, rotonda e biconvessa. Ogni confezione contiene 12 o 24 compresse rivestite con film.</p>
<p>Sebbene Momendol sia un farmaco senza obbligo di prescrizione, è sempre buona pratica seguire il consulto del medico prima dell’uso. Va somministrata 1 compressa rivestita con film ogni 8-12 ore ad adulti e adolescenti con età superiore ai 16 anni per il dolore lieve/moderato. Se il dolore è più intenso, si possono somministrare il primo giorno 2 compresse rivestite con film seguite da 1 compressa rivestita con film dopo 8-12 ore. Non bisogna mai superare 3 compresse al giorno perchè si manifestano gli effetti collaterali. I pazienti anziani e i pazienti con insufficienza renale lieve o moderata non dovrebbero superare le 2 compresse rivestite con film nelle 24 ore. Sarebbe preferibile assumere il farmaco dopo il pasto, in modo tale da evitare gli effetti collaterali gastrici. La terapia con Momendol non deve superare i 7 giorni, e i 3 giorni in caso di febbre. In caso di sovradosaggio possono manifestarsi stato di torpore, bruciori di stomaco, diarrea, nausea, vomito, sonnolenza, aumento dei livelli ematici di sodio, acidosi metabolica, convulsioni. I pazienti devono essere informati di consultare un medico, qualora il dolore e la febbre persistano o peggiorino. Se il dolore o la febbre peggiorano, bisogna consultare il medico.</p>
<h2>Effetti collaterali</h2>
<h3>Effetti comuni del naprossene:</h3>
<ul>
<li>Sistema gastrointestinale: nausea, dispepsia, vomito, pirosi, gastralgia, flautolenza.</li>
<li>Sistema nervoso: cefalea, sonnolenza, vertigini.</li>
</ul>
<h3>Effetti non comuni del naprossene :</h3>
<ul>
<li>Sistema nervoso: disturbi del sonno, eccitazione, disturbi visivi, tinnito, disturbi dell’udito.</li>
<li>Allergie (inclusi edema del viso e angioedema), brividi, eruzione cutanea, prurito, edema. Come per altri FANS, possono verificarsi reazioni allergiche di tipo anafilattico o anafilattoide in pazienti con o senza una precedente esposizione a farmaci appartenenti a questa classe.</li>
<li>Ecchimosi.</li>
<li>Ridotta funzionalità renale.</li>
</ul>
<h3>Effetti rari del naprossene :</h3>
<ul>
<li>Sistema gastrointestinale: ulcera gastroduodenale, sanguinamento gastrointestinale e perforazione.</li>
</ul>
<h3>Effetti molto rari del naprossene:</h3>
<ul>
<li>Sistema gastrointestinale: colite, stomatite. Sistema epato-biliare: ittero, epatite, alterazione della funzionalita’ epatica.</li>
<li>Sistema circolatorio e linfatico: anemia aplastica o emolitica, ipertensione, trombocitopenia, granulocitopenia, tachicardia.</li>
<li>Sistema respiratorio : dispnea,asma.</li>
<li>Fotosensibilità.</li>
<li>Alopecia</li>
<li>Eruzione vescicolare, sintomi tipo meningite asettica in pazienti con malattie autoimmuni.</li>
</ul>
<h2>Interazioni farmacologiche</h2>
<p>Il naprossene non va utilizzato contemporaneamente alluso di altri FANS poiché non si ottiene un miglioramento dell’effetto terapeutico, ma un peggioramento degli effetti collaterali citati.</p>
<p>Il naprossene non va utilizzato nei pazienti che in terapia con il <strong>warfarin</strong>, o altri agenti cumarinici, in quanto la cosomministrazione può aumentare l’effetto anticoagulante e provocare emorragie.</p>
<p>La combinazione tra naprossene e <strong>litio</strong> dovrebbe essere evitata perchè i FANS aumentano la permanenza del litio nell'organismo e, quindi, si possono manifestare gli effetti tossici; quando necessaria, si consiglia uno stretto monitoraggio dei livelli plasmatici di litio ed un aggiustamento del dosaggio.</p>
<h2>Avvertenze per l’uso di Momendol</h2>
<p>Momendol deve essere utilizzato con il minimo dosaggio possibile e per un periodo di tempo breve, in maniera tale da ridurre il rischio di eventi avversi. Diuresi e funzionalità renale dovrebbero essere ben monitorate, in particolare negli anziani, nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia cronica o con insufficienza renale cronica, nei pazienti in trattamento con diuretici, o in seguito ad interventi chirurgici maggiori che comportano ipovolemia. In pazienti con grave insufficienza cardiaca, può intervenire un peggioramento delle condizioni.</p>
<p>La terapia con Momendol va interrotta alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilità, perchè, se quest’ultima non viene constatata in tempo può determinare lo shock anafilattico. Il naprossene può mascherare i sintomi di concomitanti malattie infettive, pertanto, se si ha il dubbio circa la presenza di un’infezione in atto è consigliabile non iniziare la terapia da subito. Infatti, in alcuni casi isolati è stata riportata, in connessione temporale con l’uso di FANS, una esacerbazione di infiammazioni su base infettiva (es. lo sviluppo di fasciti necrotizzanti).</p>
<p>Coloro che soffrono di patologie croniche a carico del sistema gastrointestinale non devono utilizzare Momendol, a parte in casi eccezionali.</p>
<p>L’uso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) è consigliabile nei pazienti anziani, nei pazienti che soffrono di disturbi gastrointestinale e nei pazienti che devono fare una terapia abbastanza protratta con Momendol.</p>
<p>Nei pazienti che soffrono di patologie ematiche o che fanno terapia con anticoagulanti è consigliato utilizzare Momendol al dosaggio minimo, o evitarlo; quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale il trattamento deve essere sospeso.</p>
<p>Questo medicinale contiene lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al lattosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.</p>
<h2>Gravidanza e allattamento</h2>
<p>Secondo alcune evidenze scientifiche, i FANS possono causare problemi alla fertilità femminile attraverso un effetto sull'ovulazione. Questo è reversibile se si interrompe il trattamento. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza.</p>
<p>Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, il naprossene non deve essere somministrato, se non in casi strettamente necessari.</p>
<p>Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi di prostaglandine possono esporre il feto a:</p>
<ul>
<li>tossicità cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);</li>
<li>disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale ;</li>
<li>possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante a dosi anche molto basse;</li>
<li>inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.Per cui, il naprossene è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.</li>
</ul>
<p>Durante l’allattamento non si deve somministrare il naprossene poiché i FANS sono escreti nel latte materno.</p>https://docpeter-hyva.docpeter.it/media/catalog/product/m/o/momendol_12_compresse_rivestite_220_mg_025829084_1_1.jpg5.79instock9.95.2636353636364424.11Angelini pharma spa555https://docpeter-hyva.docpeter.it/media/catalog/product/m/o/momendol_12_compresse_rivestite_220_mg_025829084_1_1.jpg/Mal di testa2021-05-21T08:20:15+0000