Tachipirina o Aspirina? Differenze e quale scegliere

Tachipirina e Aspirina sono due farmaci da banco comunemente utilizzati in tutte le famiglie, generalmente per lenire i sintomi più comuni dei malanni di stagione o del mal di testa, febbre, dolori articolari e anche mestruali. Sono però due medicamenti diversi tra loro per composizione, benefici ed eventuali controindicazioni; di conseguenza è necessario conoscerli bene per poterli adoperare correttamente.

Cos'è la Tachipirina e come funziona

La Tachipirina è probabilmente uno dei farmaci più conosciuti e molti la utilizzano anche senza necessariamente passare dal consiglio del medico; viene utilizzata soprattutto in caso di febbre quando questa supera i 38°. A livello di composizione chimica, la Tachipirina è un antipiretico (prodotto che contrasta la febbre) il cui principio attivo è il paracetamolo; viene somministrato anche come analgesico, antidolorifico e anche per dolori mestruali, e in generale ha bassissime probabilità di scatenare effetti collaterali. Tuttavia il paracetamolo agisce in maniera molto blanda come antinfiammatorio.

La Tachipirina è un farmaco ben tollerato anche dalle donne in gravidanza e dai bambini, nonché dai lattanti. In base all'età e alla condizione soggettiva, il dosaggio cambia molto, così come può cambiare la formulazione; la Tachipirina è infatti disponibile in compresse, in bustine idrosolubili (cioè che si possono far sciogliere in bocca senza bere acqua), in sciroppo e in gocce, queste ultime utilizzate nei più piccoli e con dosaggio in relazione al loro peso. Uno dei vantaggi di questo farmaco è che agisce molto velocemente, e quindi in caso di febbre molto alta si ha un miglioramento dei sintomi poco dopo averlo assunto. Inoltre, a differenza di altri farmaci a base di salicilati, è meglio tollerato a livello gastrico e può essere assunto persino a stomaco vuoto; viene preferito quindi dai soggetti che hanno avuto pregressi di ulcera gastrica.

Cos'è l'Aspirina e come funziona

L'acido acetilsalicilico, meglio conosciuto come Aspirina, viene utilizzato come antidolorifico, antipiretico e anche antinfiammatorio; in questo caso l'effetto è maggiore rispetto alla Tachipirina. Quando la febbre nonostante il paracetamolo non scende, infatti, può essere opportuno sfruttare le proprietà antinfiammatorie dell'Aspirina. C'è da considerare che comunque la febbre di per sé non è un male da sconfiggere, anzi: l'aumento della temperatura corporea è il segno che l'organismo sta combattendo contro i virus e che quindi il sistema immunitario funziona.

Farmaci come Tachipirina e Aspirina servono ad alleviare la sintomatologia dovuta ad un decorso naturale e fisiologico della malattia, ovvero i dolori alla testa, alle ossa e alla gola. L'aspirina è inoltre molto efficace in caso di raffreddore - per l'azione fluidificante - e vi sono delle formulazioni di questo farmaco con aggiunta di Vitamina C, che aiuta il sistema immunitario in caso di attacco virale. Va ricordato però, che a differenza della Tachipirina, l'aspirina è un antiaggregante piastrinico, ovvero fluidifica il sangue e agisce, come altri FANS, a livello di prostaglandine e a livello gastrico; va quindi assunta necessariamente a stomaco pieno.

Altre funzioni dell'Aspirina e possibili effetti collaterali

L'aspirina è uno dei farmaci più noti al mondo, e il brevetto originale risale al lontano 1899; il nome deriva dall'Aspirea Ulmaria, una pianta che contiene l'acido pireico - acido salicilico -. Le proprietà benefiche dell'aspirina non si limitano a lenire i sintomi influenzali ma si ritiene che siano anche un efficace strumento di prevenzione verso alcuni tipi di cancro. A differenza di quanto si possa pensare però, l'aspirina non è esente dalla possibilità di scatenare effetti collaterali, anche gravi; i pazienti affetti da scompenso cardiaco, ad esempio, devono limitare l'assunzione di farmaci ace-inibitori, o ancora, l'aspirina assunta insieme a beta-bloccanti potrebbe inibire gli effetti di questi farmaci. Durante un trattamento a base di Aspirina poi, è sconsigliato eseguire esami di laboratorio perché si potrebbero avere dei risultati errati, soprattutto per quanto riguarda i valori tiroidei. Infine, chi ha figli piccoli avrà sicuramente seguito il consiglio del pediatra di non somministrare Aspirina ai bambini di età inferiore ai 12 anni, in special modo durante un'influenza; questo perché sembra che possa scatenare una pericolosa patologia, la Sindrome di Reye, che colpisce fegato e cervello e che può essere anche potenzialmente mortale.

Conclusioni

A fronte di specifiche caratteristiche diverse per ognuno dei due farmaci, si può concludere affermando che entrambi possono essere utilizzati per lenire i sintomi dei malanni stagionali e fasi dolorose di vario genere, a patto che in caso di scelta dell'Aspirina si abbia superato i 12 anni di età e non vi sia una potenziale o conclamata gravidanza. Anche se si tratta di farmaci da banco, ovvero acquistabili senza ricetta medica, è sempre bene consultare il proprio medico curante che, conoscendo la storia e le peculiarità sanitarie di ogni suo paziente, può consigliare la terapia più idonea, anche nel caso di un semplice raffreddore. Infine, sia la Tachipirina che l'Aspirina sono farmaci che vanno a migliorare stati di disagio di lieve entità e il loro uso deve essere di breve durata. Se dopo 6 o 7 giorni i sintomi febbrili o dolorosi non sono diminuiti o sono addirittura peggiorati è bene interrompere il trattamento e consultare il medico.